Il Premio Letterario Internazionale “Amici di Giambattista Vico” si configura come un’importante iniziativa culturale di respiro internazionale, concepita con l’obiettivo di rendere omaggio al pensiero e all’eredità di uno dei più grandi filosofi della modernità. Il Premio si propone di promuovere la narrativa contemporanea in tutte le sue forme espressive, valorizzando autori e opere capaci di dialogare con le grandi domande dell’uomo e della società.
Intitolare un riconoscimento a Giambattista Vico non rappresenta una semplice scelta simbolica, ma un atto di profonda consapevolezza culturale. Significa riconoscere nella scrittura un potente strumento di conoscenza, nell’immaginazione creativa una chiave privilegiata per accedere alla verità, e nella narrazione un mezzo essenziale per interpretare la storia, i cambiamenti sociali e l’identità collettiva. Vico, con il suo pensiero innovatore e il suo approccio anticipatore delle scienze umane, ci insegna che la cultura non è mai disgiunta dalla vita, e che raccontare significa anche comprendere, trasformare, evolvere.
In questo senso, il Premio intende farsi promotore di un messaggio quanto mai attuale: la centralità della cultura come leva di crescita personale e collettiva; la necessità di recuperare e valorizzare le radici filosofiche e storiche del pensiero europeo e l’importanza di costruire un dialogo fecondo tra la tradizione e le sfide della contemporaneità. La letteratura, dunque, non come esercizio autoreferenziale, ma come pratica viva, aperta, capace di incidere sul presente.
Infine, il Premio nasce con la volontà di offrire un’opportunità concreta di riflessione e condivisione, un momento di incontro tra scrittori, studiosi, lettori e appassionati, uniti dal desiderio comune di far crescere una consapevolezza culturale diffusa. In nome di Giambattista Vico, figura di straordinaria attualità e complessità, si vuole così costruire un ponte tra passato e futuro, tra il pensiero filosofico e l’espressione letteraria, tra la memoria e l’immaginazione. Un omaggio, dunque, a un’eredità che appartiene non solo alla filosofia, ma all’intero patrimonio culturale europeo e mondiale.