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I vincitori del Concorso poetico “Boschi e Foreste” 2025

Articolo relativo a Concorso poetico “Boschi e Foreste”

Concorso “Boschi e foreste 2025”

I vincitori presenti sono stati premiati dalla Presidente di giuria, Loredana Amaddeo.

 

1° premio

“Il bosco muore” di Rosaria Colturi Huskamp (Germania)

 Il bosco muore, “di sete – di sole – di parassiti” mentre il mondo non se ne accorge. Ma c’è un profumo che rimanda a un passato infantile (“noi che ci nascondiamo/ tra pile di assi / appena piallate”), dove questo luogo godeva un tempo di un rispetto e di una protezione che gli si dovrebbero dare sempre.

Ritira il premio la sorella, Bambina Giovanna Colturi.

 

Concorso “Boschi e foreste 2025”

 2° Premio

“Una lingua dimenticata” di Stefania Gentile (Modena)

La poetessa manifesta il desiderio di riscoprire la lingua parlata dalla montagna. “Affondo nel sottobosco / odoroso di resina, / alzo le braccia/ verso l’azzurro oltre le cime, / e divento albero.” Solo essendo un albero, solo sentendosi empaticamente albero è possibile conoscerlo e rimanere incantati dalla meraviglia del luogo in cui esso vive.

 

Concorso “Boschi e foreste 2025”

3° Premio

“Cuore della foresta” di Monica Mayer-Pavlidis (Austria)

Entrare in una foresta è per la poetessa immergersi nella parte più profonda di sé stessa, e il silenzio ne è l’occasione più favorevole. Tra “un’aria terrosa, pura” e “Macchie di sole” che “danzano lievi” c’è “un tronco caduto” che lascia passare la luce. L’io poetico si integra con l’ambiente e lo prende su di sé, sentendo nel bosco il palpito della vita.

 

Concorso “Boschi e foreste 2025”

Menzione d’onore

“Non ti scordar di me” di Violeta Mihaìu (Imperia)

L’io di questa poesia è un oggetto della natura, un fiore di Myosotis, che si presenta con il suo vero nome botanico. Sentendosi molto vicino agli elementi naturali, qui rappresentati da vivide immagini (le “lastre di corallo / del tramonto”, le stelle trasformate in “fiori d’argento”, il lavorio del picchio con il suo “orologio antico” e il cielo che diviene “una seta”, il delicato Non-ti-scordar-di me chiede delicatezza di trattamento, per sé stesso e per i suoi simili.

 

Concorso “Boschi e foreste 2025”

Menzione d’onore

“Notturno nel bosco” di Emilio Aldeghi (Lecco)

Il bosco è in questa lirica il luogo immaginario delle nostre paure, ma è anche un ambiente dove i polmoni si riempiono di aria buona (“e intanto respiri il bosco”) “finché il bagliore dell’alba / scioglie il buio.”

Ha ritirato il premio l’autore.

Avatar Roberto Gualdi

Pubblicato daMontagna Italia

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