La lettura non permette di camminare, ma permette di respirare

Pubblicato da Luca il 30/10/25

Quella volta che hai quasi mollato la scrittura

quella volta che non hai mollato la scrittura

C’è sempre quella volta.

Quella volta in cui hai chiuso il file, hai spento tutto e hai pensato: “Basta, non fa per me.”

Quella volta in cui hai riletto il tuo racconto e ti sei detto che era banale, scontato, inutile.

Quella volta in cui non sei arrivato tra i finalisti di un concorso letterario e ti sei chiesto chi te lo facesse fare.

Eppure… non hai mollato.

Hai riaperto il file il giorno dopo. Hai cancellato, riscritto, sistemato. Magari hai fatto finta di niente per una settimana, ma poi sei tornato a scrivere. E quello, anche se non sembra, è un momento che conta.

La scrittura non è (solo) ispirazione

Ci raccontano che la creatività sia fatta di momenti magici, di ispirazioni improvvise, di lampi che accendono le idee.

La verità è che la parte difficile arriva dopo l’ispirazione. Quando bisogna restare lì, a mettere ordine nel caos, a trovare parole più precise, a tagliare i passaggi che non funzionano. Quando bisogna reggere la frustrazione di un testo che non esce come vorresti.

Ecco perché resistere è già un atto creativo.

Scrivere è anche rimanere

Rimanere quando non arrivano risultati.

Rimanere quando pensi che nessuno legga davvero quello che scrivi.

Rimanere anche solo per te, per il bisogno di dire qualcosa che senti importante.

Ogni volta che non molli, anche di poco, stai già diventando uno scrittore migliore.

Le crisi fanno parte del processo

A volte è solo stanchezza. A volte è il confronto con gli altri che ci blocca. Altre volte ancora è la paura: di esporsi, di non essere all’altezza, di non “meritare” spazio.

Ma se stai leggendo queste righe, è perché nonostante tutto, sei ancora qui.

E questo vuol dire che dentro di te c’è qualcosa che spinge, che vuole continuare.

In conclusione

La prossima volta che ti sentirai sul punto di mollare, ricordati che:

  • Le crisi non sono un fallimento: sono passaggi di crescita.

  • Ogni pausa può essere fertile, se la usi per ascoltarti.

  • Scrivere è un cammino a lungo termine, fatto anche di inciampi.

  • Resistere non è testardaggine: è fedeltà alla propria voce.

La tua voce merita di essere ascoltata. Anche quando trema. Soprattutto quando trema.

E tu?

  • Hai mai vissuto un momento in cui stavi per mollare?
  • Che cosa ti ha fatto andare avanti?

Raccontaci la tua storia: potrebbe essere l’ispirazione che serve a qualcun altro per non mollare oggi.

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