La lettura non permette di camminare, ma permette di respirare

Come promuovere un libro: 6 passi fondamentali

Ricevo spesso un’email o un messaggio su Facebook da qualche scrittore che non conosco che cerca di promuovermi il suo libro. Di solito il messaggio è: ciao mi chiamo Ciccio Pasticcio e ho appena pubblicato il mio libro Poesie d’amore che parla di quando mi sono lasciato col mio partner.
Così.


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Non c’è link, non c’è un’indicazione di quello che dovrei farne di questa informazione, non c’è un motivo per cui dovrebbe interessarmi, non c’è nulla, lo zero assoluto, il vuoto cosmico: il sottotesto di questi messaggi è: vorrei tanto, tanto che qualcuno acquistasse il mio libro, ma siccome non ho il coraggio di promuovermi, e non è carino farlo, insomma io sono un artista e si sa, gli artisti non devono promuoversi, allora diciamo che io ti dico cosa ho fatto, ma non ti dico né come, né perché né dove puoi trovare ciò che vorrei venderti, perché vedi io non mi sporco le mani, ma confido sul fatto che tu abbia un sacco di tempo da perdere e cercherai il mio nome su google con il portafogli in mano fino a trovare finalmente il mio libro e ovviamente comprarlo e magari se puoi lascia una recensione.
Ecco.
Questa sarebbe un’email molto più onesta da ricevere, ma non è purtroppo ciò che accade. Allora ho deciso di fare un video su come si fa a promuovere un libro così lo manderò ogni volta che ricevo un messaggio del genere.
Eh lo so, oggi è una giornataccia un po’ così.
Sei pronto? Cominciamo.

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Passaggio 1: fai una ricerca di mercato

Caro scrittore che non vede l’ora di scrivere un libro, la prima cosa da fare in realtà prima di scriverlo sarebbe quella una ricerca di mercato, che dovrebbe aiutarti a capire chi sono i tuoi potenziali clienti, perché sì, la verità è che non tutti i lettori al mondo sono tuoi clienti.
Per avere un’idea dei libri più letti ti consiglio di andare su Amazon e navigarlo come fossi un lettore. Quali tipi di libri stanno vendendo di più, all’interno del genere in cui ti interessa scrivere? Cosa hanno in comune, non solo nei contenuti, ma nelle copertine, nei titoli e nelle descrizioni dei libri? Com’è la biografia di chi sta vendendo di più, sta vendendo attraverso una casa editrice e se sì, quale? Insomma, diventa un vero e proprio investigatore e cerca di apprendere da chi fa bene e, bisogna ammetterlo, da chi fa meglio di te. Cosa fa lui che tu non stai facendo?

Passaggio 2: il giusto prodotto per il tuo mercato

A questo punto dovrai fornirgli in pasto al tuo pubblico un libro che rispecchi o addirittura sia meglio delle loro aspettative. Questo vuol dire realizzare il libro con un programma professionale come Indesign per esempio, pubblicarlo in formato pdf o meglio ancora epub, che sarebbe il formato degli ebook, esistono diversi programmi gratuiti che ti possono aiutare, io in particolare adoro uno che si chiama Sygil, con la ypslon.
Ricorda inoltre che la gente giudica fin da una prima occhiata. è fondamentale quindi scegliere il titolo giusto e avere una bella copertina fatta da un grafico professionista così da far risaltare il libro e infine pubblicarlo gratuitametne all’interno di Amazon, che è il sito principale per la vendita di libri.

Passaggio 3: stabilisci la tua presenza su web

Si ok, sei uno scrittore, ma di la verità, lo hai detto in giro? la risposta di solito è no, e questo perché abbiamo una maledetta paura quando arriva il momento di esporci e dire a tutto il mondo: signori, sono uno scrittore! per questo ci nascondiamo e viviamo in questa illusione che per essere dei grandi scrittori basta scrivere, anche se la nostra opera non è stata letta da nessuno, perché in fondo, si sa, l’arte è questo, no? scrivere e vivere così, incomprensi, infelici, ma profondamente scrittori. Ora, potremmo discutere per secoli su questo tema, e forse un giorno lo farò con un altro video, ma il punto è che a nessuno interessa il tuo conflitto interno che stai vivendo in questo momento. A nessuno. Qualunque sia il pensiero sul quale ti stai accartocciando in questo momento, la verità è che la gente continuerà ad andare su Amazon e comprerà libri che non siano i tuoi, se non lo hai ancora fatto. Ma siccome Amazon è un punto di arrivo e raramente un punto di partenza, è importante che tu abbia una presenza digitale, che significa avere un sito, e per un sito intendo il tuo nomecognome.it, un dominio quindi per il quale hai speso dei soldi e che dice al mondo intero eccomi qui, sono uno scrittore.

Passaggio 4: crea una mailing list

Sì, lo so, sempre più difficile, ma il fatto è che nemmeno un sito con tutti i crismi basta. Va bene, abbiamo detto al mondo che siamo degli scrittori, ma ciò che è ancora più importante dell’avere un sito è una mailing list. Una mailing list è una lista di email, composta da persone che vogliono sapere di te e di ciò che scrivi. Ecco perché la maggior parte degli autori di successo che si auto-pubblicano scrivono un blog personale per alcuni anni prima di lanciare il proprio libro.
Per popolare una mailing list è necessario che tu dia ai tuoi utenti un valido motivo per lasciarti la loro email. Per esempio su concorsiletterari.net la gente ci lascia la propria email perché così sa di non perdersi nemmeno un concorso letterario. Nel tuo caso, potresti convincere qualcuno a lasciarti un’email perché magari dai in regalo qualcosa: potrebbe essere un tuo libro, un racconto, un video. Per esempio, nella sezione corsi di scrittura di questo sito, diamo dei corsi gratuiti di scrittura creativa in cambio di un’email.

Passaggio 5: entra nella fase di pre lancio

A questo punto hai tutto: una lista di potenziali lettori che ti seguono, una pagina su amazon che deve vendere il libro, un tuo sito per chi vuole approfondire. sei nella cosidetta fase di pre-lancio, prima del lancio, una fase delicatissima. qui dovrai contattare quante più persone possibili in questa fase: amici, ma anche colleghi e altri autori che conosci, insomma chiunque conosci e che pensi possa darti una mano a promuovere il libro.
Offri loro gratuitamente il libro e richiedi in cambio le prime recensioni, questo devi farlo prima del vero e proprio lancio del libro, in modo tale che quando arriveranno i primi potenziali lettori, il tuo libro possa avere già delle buone recensioni.

Passaggio 6: diventa un mago della pubbblicità

ci possono essere mille modi per promuovere un libro: puoi farlo online, con la pubblicità su amazon stesso, che ti permette di offrire gratuitametne il libro per un numero limitato di giorni. la domanda è: ma perché dovresti offrire gratuitamente il libro, se il tuo scopo è quello di venderlo? perché amazon mette in ordine i libri in base alla loro popolarità e non fa alcuna distinzione tra libri venduti e libri regalati. ciò vuol dire che un libro che “vende” 1, 10, 100, 1000 copie gratuitamente sarà sicuramente privilegiato rispetto a uno che non ne ha mai venduto una sola copia. non a caso, ogni volta che darai gratuitamente il tuo libro, noterai qualche giorno dopo che magicamente venderà di più.
Puoi inoltre sfruttare la pubblcità su facebook oppure cercare di fare quante più presentazioni possibili.
Questo è quanto mio caro scrittore, e lo so, tutto questo è enormemente, infinitamente più difficile rispetto a mandare un’email come quelle che ricevo, ed è solo questa la differenza tra chi vende libri in italia e chi no, solo questa, no, non c’entra il fatto che in italia la gente legge solo libri di bruno vespa, non c’entra che pubblica chi è raccomandato, non c’entra che lo scrittore è un artista e gli artisti non devono promuoversi, c’entra il fatto che diventare uno scrittore è un lavoro e come tutti i lavori bisogna lavorare.
Adesso tocca a te scegliere se vuoi farlo oppure no.

  1. Giuliano Mirco Marinucci

    Articolo interessante, grazie per i suggerimenti.

  2. Davide

    Oggi la comunicazione per poter emergere à fondamentale, tutto quello che si è detto è giusto, nulla da dire, ma il problema di noi scrittori non è solo la comunicazone, il problema più grande sta nel fatrto che non legge più nessuno, la crisi editoriale ormai incombe da almeno 10 anni, ci sono più libri che lettori, chiunque può con la nuova tecnologia pubblicare un libro, quei pochi lettori sono disorientati, per non sbagliare tornano all’antico o meglio ad autori noti. Si spendono centinaia di euro per comunicare, ti fai il mazzo di lavoro, alla fine se riesci a venderte 100 copie sei un drago. Emergere dalla melma non è facile, oggi è quasi impossibile. Quindi, si fa quelo che si può.

  3. Giovanni Bertini

    Caro Luca Panzarella, sei forte, bravo.
    Però, io sono un vecchio pensionato che non socializza, che ha sempre amato scribacchiare e si è messo (meglio tardi che mai) a scrivere libri.
    I miei libri non li compra nessuno ma qualcuno vince la medaglietta di latta, cioè una targa o targhetta.
    Non frequento i social, Dio me ne guardi, sciuperei il gusto di scrivere.
    Sono uno scrittore (buono?) dilettante.
    Però. Chissà. Forse se un “ghost writer”, alla luce del sole, firmandosi e a pagamento, naturalmente, tenesse un (o più) blog per conto di scrittori pigri o quant’altro? Perché no?
    Buon lavoro.
    Giovanni Bertini

  4. donatella mascia

    I suggerimenti sono davvero buoni.
    Il fatto è che per avere successo non soltanto devi saper scrivere ma devi saper fare molte altre cose, legate alla promozione più che lla scrittura.
    Oggi ahinoi è così in tutto. Non basta avere capacità e saperle esprimere. Occorre comunicarle e questo è di per se stesso un mestiere…diverso da quello dello scrittore o di qualsiasi altro lavoro.

    Viviamo di apparenza e non di sostanza?

    • Luca

      Salve Donatella, non sarei così categorico. Ogni cosa, prima di essere “consumata”, deve essere distribuita. Altrimenti finiremmo col dire che le librerie servono solo a fare pubblicità ai libri e quindi sono luoghi “di apparenza”. E i supermercati allo stesso modo, che distribuiscono il cibo, anche loro luoghi “di apparenza”. Insomma, no, non sono d’accordo. La distribuzione è fondamentale per far conoscere qualunque oggetto. E la gente ha a disposizione talmente alternative e allo stesso tempo ha così poco tempo da dedicare alla ricerca, che finisce col concentrare i suoi acquisti su chi ha una migliore distribuzione.

    • Claudia

      Interessante, il successo di un libro è legato non solo alle capacità di essere un buon scrittore ma ad un rating di relazioni, suppoters, e critici, solo se il soggetto è particolarmente intrigante potrebbe generare un best seller come è accaduto per l’autrice inglese di Harry Potter ad esempio. Non so che ne pensate voi?

    • Giovanni Bertini

      Cara Donatella, è apparenza o sostanza la nostra? Mah.
      Io sono un pensionato che si è messo a scrivere libri; prima ho sempre scribacchiato.
      Due volte sono stato finalista, non frequento i social, non mi promuovo. Non vendo.
      Ecco, direi che sono uno scrittore dilettante che corre, cioè scrive, per la medaglietta di latta.
      Sono soddisfatto? Diciamo che finché scrivo sto bene.
      Il resto è da scrivere.
      Apparenza, sostanza…
      Giovanni Bertini

  5. gianluigi redaelli

    Ottimo, buone indicazioni, buone dritte, che però non cambiano la sostanza delle cose. Se sei nessuno, puoi aver scritto un libro fantastico, ma non vendi. Anzi regali solo, come faccio io. Ma la sostanza non cambia, e anche se invio messaggi più corposi di quello dell’esempio a tizi vari che dovrebbero essere potenzialmente interessati almeno a dare un giudizio, non accade nulla di eclatante. Sì qualche recensione qua e là, giudizi positivi ma poi non si va oltre. Resta solo il piacere di aver scritto per se stessi e pochi intimi.
    Io non sono riuscito a trovare un indirizzo o sito per mandarti il mio messaggio.

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