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Recensione libro Sherlock Holmes – tutti i romanzi e tutti i racconti

Titolo: Sherlock Holmes – tutti i romanzi e tutti i racconti

Autore: Sir Arthur Conan Doyle

Editore: Mondadori

Anno pubblicazione: 2018

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Avete presente la serie TV con Benedict Cumberbatch e Martin Freeman? Beh, dimenticatela! É carina, sì, ma non ha niente a che vedere con l’essenza del personaggio. Se volete conoscere a fondo Sherlock Holmes, il prototipo di tutti i numerosi investigatori di carta del panorama nazionale ed internazionale, dovete immergervi in questo volume edito da Mondadori in cui sono  raccolte tutte le avventure immaginate da Sir Arthur Conan Doyle: i quattro romanzi (“Uno studio in rosso”, “Il segno dei quattro”, “Il mastino dei Baskerville”, “La valle della paura”) ed i 56 racconti brevi.

LA TRAMA

Si parte dal primissimo incontro tra Holmes e Watson, il primo alla ricerca di un compagno di stanza con cui dividere le spese dell’appartamento in Baker Street ed il secondo, medico militare in congedo, alla ricerca di una sistemazione economica. Fin dal principio John Watson rimane colpito dalla personalità dell’investigatore, dalla sua capacità di ragionamenti deduttivi impressionanti che, però, fa passare come semplici quando li spiega al  povero dottore ma, badate bene, senza mai pronunciare la famosa esclamazione “Elementare Watson”, che è, in realtà, apocrifa.

LA DICOTOMIA HOLMES-WATSON

Fin da subito, Sherlock fa partecipe John delle sue indagini e lo invita ad accompagnarlo. In realtà, non avrebbe bisogno di lui per arrivare alla soluzione dei casi, ma ne ha bisogno come amico, come spalla su cui poggiarsi per relazionarsi con gli altri, per comprenderne i sentimenti  che ad una mente razionale come la sua, potrebbero risultare oscuri. Watson diventerà il cronista, colui che racconta queste avventure, anche se il più delle volte Holmes criticherà questi suoi scritti perché troppo sentimentali, troppo ricchi di dettagli superflui, a suo dire. Watson lo sfiderà a scriverne di migliori e in qualche racconto il personaggio Sherlock ci proverà veramente. Le storie si susseguono in questo libro, una più fantasiosa ed intelligente dell’altra, ma quello che colpisce è il rapporto sempre più stretto e di vera amicizia tra i due protagonisti: espresso chiaramente da Watson in ogni occasione, a differenza dell’algido Sherlock che se lo lascia sfuggire un’unica volta, nel momento in cui l’amico viene ferito da un malvivente. E che dire della scena in cui Sherlock creduto morto, riappare proprio a uno Watson sbalordito e felice. Come ci racconta in questo libro proprio Doyle in persona, lui quel personaggio aveva proprio voluto farlo fuori, ma a furor di popolo lo aveva dovuto resuscitare.

Se aggiungiamo a tutto questo la prefazione di John Le Carré, il volume diventa una lettura imperdibile per tutti gli appassionati di storie gialle argute e sempre attuali.

E TU?

Quale avventura di Sherlock Holmes preferisci? E qual è il suo degno successore tra gli investigatori più famosi? Dì la tua nei commenti!

  1. ANTONIO RUNCI

    Credo che il mio investigatore “molto” speciale sia un degno erede di Sherlock Holmes. E’ un investigatore vissuto nell’epoca vittoriana, morto in un attentato terroristico. Si reincarna dentro il corpo di un piccolo cane nell’oggi odierno a Verona e insieme ad altri reincarnati svolge indagini storiche su fatti misteriosi mai risolti…. la morte di Napoleone… chi fosse in realtà Mata hari… chi era Jack the Ripper… il mistero del tesoro dei templari… chi ha ucciso Romeo e Giulietta… il fantasma del castello di Sirmione….

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