La lettura non permette di camminare, ma permette di respirare

GEO GALETARU( Romania) – interviste agli autori selezionati nell’antologia del Premio Letterario Internazionale di poesia e narrativa “SCRITTORI SOTTO RIFLETTORI 2019”.

Le opere sono state selezionate da un numero di 467 opere iscritte – autori italiani e stranieri: 307 per sezione Poesia e 160 – sezione Narrativa.

GEO GALETARU – Premio della Casa Editrice CentoVerba e del Presidente della                                              Giuria con titolo di Eccellenza e Premio Culturale Internazionale

Perché scrivi? Cosa ti ha fatto decidere di scrivere?

Non so esattamente quando ho iniziato a scrivere e non so se uno scrittore abbia una chiara e rigorosa percezione della motivazione alla base di questo impulso. Ho scritto fin dall’infanzia e, con il passare degli anni, ho visto nell’atto di scrivere un tentativo di entrare in dialogo con coloro che mi circondavano, con il mondo che cercavo, attraverso questo atto, di decifrarla e di penetrarla nella sua  diversità affascinante e misteriosa.

Che soddisfazione trovi partecipando a concorsi letterari?

I concorsi letterari sono un’opportunità per verificare il tuo valore, per rendere percepibile, per gli altri (i membri delle giurie, quindi i lettori), la dimensione dell’approccio in cui ti sei impegnato. Oltre alla vera gioia di ottenere un premio, viene anche la soddisfazione  di vedere che l’autenticità e l’originalità della tua creazione sono confermate da persone che hanno indiscutibilmente esercitato la promozione di valori veri, andando oltre il gioco dell’orgoglio o delle possibili simpatie personali.

Hai delle emozioni riguardo al premio ottenuto? Sei entusiasta del premio?

Anche a questa età, abbastanza maturo, sto provando una vera emozione, aspettando il “verdetto” della giuria. Dopotutto, penso che sia naturale, perché la piccola e innocente tensione, che precede l’annuncio dei risultati di una gara poetica, è una reazione puramente umana, alla quale non possiamo sfuggire.

4.Pensi che sia importante per un autore rumeno di partecipare a concorsi letterari internazionali? Perché?

Darò una risposta che può sembrare frivola, ma lo faccio  a convalidare una realtà senza equivoci. Se un calciatore rumeno (e, in generale, uno sportivo) ha la possibilità di partecipare a competizioni internazionali, senza alcun impedimento a ostacolare questa possibilità, più uno scrittore ha questo diritto, il che gli dà l’opportunità di connesso all’impulso letterario del momento in un contesto più ampio di quello nazionale. Allo stesso tempo, al di là della portata di questo approccio, lo scopo di questo coinvolgimento può dare all’autore rumeno la soddisfazione di far sentire la sua voce in questa competizione di valori incessante e febbrile.

Quali sono i suoi punti di riferimento nella letteratura?

Direi, invocando un contesto più ampio, che amo tutta la poesia (e la letteratura) di buona qualità, a cominciare dai grandi poeti del mondo. Pertanto, mi piacciono (e mi sento solidale nello spirito) i poeti all’unanimità riconosciuti come picchi di poesia universale, ma mi appoggio con interesse e curiosità anche ai più giovani, che sono all’inizio della strada e sono ancora in fase di accumulo culturale.

Chi è il suo scrittore di riferimento ?

Potrei dire che mi piacce la poesia italiana, americana e sudamericana (ad esempio, sono un fan convinto di Roberto Bolano, nel caso di uno scrittore in prosa, ma anche in quello di un poeta). Tra i poeti rumeni, preferisco Lucian Blaga, Nichita Stanescu, Mircea Cărtărescu, Virgil Mazilescu e potrei continuare l’elenco con dozzine di altri nomi di riferimento.

7.Cosa pensi che dovrebbe essere fatto per gli scrittori? Cosa manca per la loro promozione? Consiglia tre libri da leggere.

Dovrebbero esserci, con il sostegno del governo, politiche culturali forti e articolate, che garantiscano una penetrazione forte e sistematica della cultura rumena negli ambienti culturali occidentali, un collegamento della spiritualità nazionale al concerto di valori culturali internazionali.

Non rischierei di raccomandare (solo) tre libri, perché avevo la spiacevole sensazione di essere ingiusto in dozzine o centinaia di apparizioni letterarie, degni di tutto l’interesse.

Che messaggio vuoi trasmettere ai lettori?

Acquistare libri di autori per i quali la scrittura è diventata una condizione sine-qua-non della loro esistenza diurna e notturna.

9.Considera che esiste una relazione tra la scrittura e la società  tenendo conto delle influenze politiche e culturali?

Potrebbe esserci una intercondizione, perché entrambi sono “compartimenti” sui generis dell’esistenza, ma la scrittura, la poesia, la letteratura in generale devono essere (e sempre essere state) un passo avanti rispetto alla società, anticipando i desideri umani rigorosi, proponendo ideali e preservando quella dimensione ineffabile dell’anima che è il nostro biglietto da visita (e d’identità) per le generazioni a venire.

10.Prossimamente…

Ho intenzione di continuare l’avventura, iniziata qualche anno fa, con la pubblicazione di rivista letteraria “ Sintagmi Letterari” e anche con  l’Almanacco della rivista. Come progetti personali, ho due libri di poesie in corso – “Quasi uccelli” e “I felici e soli”) e il volume di saggi intitolato “L’albero della speranza”.

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